5 caratteri Fonts che è meglio evitare e cosa scegliere
29 Marzo 2022
Finiti sono i tempi di Windows 98, nel quale molti esperimenti hanno potuto finalmente vedere la loro conclusione sotto forma di diverse funzioni ed opzioni che spesso ignoriamo al giorno d’oggi. Una cosa che certamente bisogna rispettare è l’enorme presenza dei caratteri, altrimenti chiamati anche come Fonts. Questi costituiscono le fondamenta essenziali della nostra scrittura. Ad esempio questa pagina è scritta con un Font preciso, e questo può cambiare in base al documento, al browser o al sistema operativo. Ogni testo può avere il suo carattere. E la cosa migliore? Anche quelli più vecchi sono ancora compatibili.
Questo però apre una marea di grossi dubbi aggiuntivi, che è quello che riguarda l’utilizzo adeguato dei Font più vecchi o più moderni. Quali sono quelli che vanno veramente ignorati, e quali alternative sono adeguate per quel tipo di Font?
- Times New Roman
Il problema di questo font è che è ormai antico. E’ nato agli albori dell’informatica e non viene nemmeno più utilizzato come standard di parecchi programmi – ad esempio Office da molti anni usa il Calibri. Un carattere sfruttato, generico e troppo piatto per i giorni nostri.
La migliori alternative sono il PT Serif, Heuristica oppure il Merriweather.
- Comic Sans
Per certi versi, forse è anche inutile parlare di questo Font. Molti lo odiano, ma c’è chi lo apprezza. E’ entrato comunque nei luoghi comuni della rete proprio come un carattere da odiare a prescindere, perciò può suonare naturale l’istinto di voler semplicemente rimuovere dall’esistenza il Comic Sans. Il vero problema è che viene usato in contesti seri quando magari questo Font è meglio utilizzato per contenuti giocosi o di poco conto. Insomma, meglio adatto a bambini o poster per feste di vario genere.
Le migliori alternative sono il Dosis, Bubblegum Sans oppure il Suplexmentary Comic NC.
- Impact
Forse non ve ne siete mai accorti, ma Impact è stato utilizzato per decenni. E’ il carattere utilizzato dai famosi Meme, iniziando già da quelli più “antichi” in esistenza. Come tale ha gli stessi problemi del Times New Roman: troppo utilizzato, da un senso di troppo sfruttato e perciò anche di pigrizia.
Le migliori alternative sono l’Anton, il Bebas Neue e l’Oswald.
- Papyrus
Generalmente utilizzato in quelle parti del testo dove s’intende magari apparire aristocratici o tenebrosi, il Papyrus è un Font che non sembra avere una precisa sostanza nel messaggio che intende comunicare. Sembra più che altro un modo per far notare come i caratteri possono dimostrare diversi effetti (come i piccoli tagli presenti nel font).
L’unica migliore alternativa è il Cuernomuerto.
- Helvetica
Questo Font non ha particolari problemi di sostanza, anzi. E’ un tipo di carattere ben fatto ed è ancora piuttosto attuale, senza problemi nell’essere incluso anche in documenti più complessi. Ma non è comunque un tipo di carattere universale, bisogna sempre cercare di cambiare un po’ quando necessario.
Le migliori alternative sono Inter, Roboto e Nimbus Sans.