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Nasce la prima associazione per i lavoratori del digitale

associazione per i lavoratori del digitale

L’incredibile sviluppo del mondo digitale, ha visto nascere negli anni tutta una nuova serie di professioni divenute ormai fondamentali. Nell’ambito di un meccanismo circolatorio, si è assistito alla scomparsa di alcune vecchie professioni, sostituite da nuovi professionisti specializzati in quelli che sono i vari settori che interessano in web. E non parliamo di certo di un numero esiguo, visto che intere società e aziende si basano ormai su quello che è il mondo virtuale a 360°, con diverse figure specializzate con competenze specifiche per ogni ruolo. Come conseguenza di questo fenomeno stanno prendendo vita anche associazioni che, come già succede in altri ambiti “classici”, mirano a tutelare specifici gruppi di figure che operano nel mondo dell’informatica ed in tutti i settori ad essa connessi. Primo nel suo genere l’Ansmm, ​​Associazione nazionale dei social media manager, un’organizzazione di rappresentanza per una figura professionale sempre più presente: il social media manager.

Cos’è l’Ansmm

È lo stesso ente organizzativo a definirsi come: “la prima forma organizzata di rappresentanza per una figura professionale sempre più diffusa e che, nelle forme individuali, societarie, o del lavoro dipendente, conta oggi in Italia molte decine di migliaia di lavoratori, di cui quasi 10.000 nella sola Pubblica amministrazione”. Nota rilasciata direttamente sul portale dell’associazione, guidata da Riccardo Pirrone, ideatore del progetto e conoscitore esperto del settore di riferimento. Sbagliato definire l’organismo come un vero e proprio albo, come quelli che siamo soliti vedere per avvocati o dottori, ma piuttosto come un’associazione di categoria. Un gruppo per cercare di far riconoscere una professione come quella del social media manager ormai davvero troppo importante per il marketing digitale e più in generale per le piattaforme digitali.

Di cosa si occupa l’associazione

L’Ansmm avrà anche un proprio codice Ateco che punta a tutelare ruolo e retribuzione di chi si occupa di questo ramo, ma anche utile per il dibattito pubblico e per riconoscere le competenze specifiche che solo un social media manager può possedere. Un vero e proprio ente di formazione e di certificazione per i nuovi aspiranti professionisti dei social, che dovranno promuovere l’utilizzo delle nuove piattaforme e allo stesso tempo trasmettere un’etica digitale che garantisca una migliore convivenza anche online. Chiunque lavori strategicamente su  Twitter, Facebook, Instagram, Linkedin, TikTok e persino nel Metaverso, potrà ora contare su un appoggio ulteriore per essere in grado di moderare e trasmettere i messaggi chiave alla ‘community’ che dialoga all’interno del social media.



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